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Origini e storia

Il primo a scrivere di questa chiesa fu lo storico barese Francesco Lombardi (1654 - 1743).
Nelle sue "Notizie istoriche della città, e vescovi di Molfetta" stampate nel 1703 in Napoli per i tipi di Nicolò Abri, il Lombardi ci fa sapere che, poco dopo il 1640, "nel Capo Orientale del Sobborgo di detta città (di Molfetta), furon gittate le fondamenta della suntuosissima Chiesa, dedicata a S. Maria Consolatrice degli Afflitti, e all'anime del Purgatorio, à spese di D. Vespesiano Volpicella, famoso non meno che per la chiarezza dell'antico suo sangue, che per la generosa pietà del suo cuore, poichè non pago dell'erettione di questo sacro Edificio, lo volle ancora dotare di dovitiosissime rendite, coll'obbligo di dieci Sacrificij giornali; oltre d'una pingue pensione al Rettore, ch'è Ius Padronato della nobil Casa de Lupis; ancorchè per esser hoggi di attenuate le rendite, con licenza di Roma, son le messe ridotte a cinque. Volle però Fortuna, che l'Autore d'opera sì magnanima, e pia, lasciasse di vivere pria di vederla di tutto punto compita; onde à ragione i suoi graditissimi eredi, vollero perpetuare nella medesima Chiesa la ricordanza del generoso benefattore colla memoria seguente, che si legge sul Sasso della sua honoratissima Tomba".
Gli autori successivi al Lombardi proseguirono con scarse notizie, se non con ulteriori errori e/o imprecisioni. Infatti, il Lombardi, oltre a non conoscere l'esatta epoca di costruzione della chiesa, registra un primo errore che riguarda l'anno della morte del Volpicella: nel suo testo si legge MDCXLIIII anzichè MDCXLVIIII. Quest'ultimo è il reale anno in cui il fondatore morì, tra l'altro, inciso anche sulla sua tomba.
In seguito, il Salvemini fu il primo a riportare l'anno esatto della morte; viceversa il de Luca apportò alla stessa la variante MDCXLVIV.
Relativamente all'epoca di costruzione della chiesa, tutti hanno riportato un lasso di tempo che oscilla dall'anno 1645 all'anno 1655. Si dovette giungere al 1993 per ritrovare gli atti notarili che testimoniano la posa della prima pietra e la commessa di ulteriori lavori.
Analizziamo ora gli avvenimenti della nostra chiesa che è uno dei maggiori monumenti della città.

- Il testo è a cura di Corrado Pisani.
- Foto a cura del dott. Francesco Stanzione.


Quadro sinottico dei Rettori della Chiesa del Purgatorio dalla fondazione al 1920

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N.B. - Tutte le foto sono proprietà esclusiva dell'autore dott. Franco Stanzione ed è vietato riprodurle senza il suo consenso e/o omettendo di citarne la fonte.

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